Il ricovero

Tutte le informazioni fornite dal Dottor Vanni Strigelli propedeutiche al ricovero, alla fase di ospedalizzazione e al post operatorio di anca, ginocchio e piede.

COSA PORTARE CON SÉ PER IL RICOVERO:

  • Tutti i farmaci che assume regolarmente;
  • Un elenco completo delle allergie (farmaci, alimenti, metalli);
  • Tutti gli esami radiografici effettuati per l’articolazione da operare;
  • Due bastoni canadesi;
  • Abbigliamento: maglietta a maniche corte tipo t-shirt, pantaloncini e tuta da ginnastica;
  • Scarpe da ginnastica con streach di misura comoda (non piccole o troppo precise perché i piede può gonfiare). Vanno bene anche dei calzini antiscivolo nuovi;
  • Bustine di integratori di Sali minerali di gusto a piacere;
  • Libri o riviste.

IL GIORNO DEL RICOVERO

Prima di entrare in sala operatoria sarete accettati da un medico di reparto oltre che da un’infermiera. In casi particolari, può esserle richiesto di ricoverarsi il giorno precedente l’intervento. Saranno acquisiti i consensi informati alla trasfusione e all’intervento chirurgico. La trasfusione di sangue è rara con le tecniche attuali ma può essere necessaria.
Sarà fornito un camice monouso e le verranno somministrati dei farmaci analgesici ed antiinfiammatori in compresse, e la sua eventuale terapia personale del mattino se non già assunta al domicilio. Non è ammesso l’utilizzo di smalto per unghie, creme per il corpo, gioielli (compresa la fede), piercing, unghie artificiali, o trucco. Eventuali lenti a contatto, apparecchi acustici o protesi dentali, andranno rimosse in reparto.
A seguito dell’intervento rimarrete ricoverati per 3-5 giorni, a seguito dei quali e possibile essere trasferiti presso un reparto di riabilitazione o tornare al proprio domicilio.

ANESTESIA E CONTROLLO DEL DOLORE

Arrivati nel blocco operatorio sarà posizionata un agocannula per somministrare i farmaci in vena, i suoi parametri vitali saranno monitorati e sarà eseguita l’anestesia.
Il programma anestesiologico è discusso con l’anestesista durante la pre-ospedalizzazione. La tecnica più sicura e più utilizzata è la puntura spinale, una singola puntura nella parte bassa della colonna vertebrale con un ago sottilissimo; può essere associata ad un sedativo qualora il paziente volesse dormire. L’anestesia spinale, non è dolorosa, riduce i rischi di trombosi venosa, può ridurre il rischio di sanguinamento e migliora il controllo del dolore nel immediato post-operatorio. Tutti questi argomenti saranno analizzati durante la visita e durante la lezione pre-operatoria.

Il nostro sforzo è indirizzato a garantire la vostra sicurezza ed il vostro comfort durante la procedura chirurgica. Inoltre le recenti acquisizioni nel campo della medicina peri-operatoria permettono un eccellente copertura dal dolore in assenza di morfina e dei suoi effetti collaterali; i pazienti sono messi in piedi il giorno dell’intervento appena finita l’anestesia, il recupero è accelerato ed il ritorno a casa è possibile in breve tempo con una buona autonomia funzionale.

COSA SUCCEDE DOPO L’INTERVENTO?

Nell’immediato post-operatorio l’anestesia spinale sarà ancora in funzione e le gambe saranno addormentate. Alcuni pazienti avranno il catetere vescicale che verrà rimosso quasi subito dopo l’intervento. La maggior parte dei pazienti non avrà drenaggio chirurgico e la gamba non sarà bendata. Un infermiera sarà dedicata al monitoraggio dei paramentri (pressione arteriosa, frequanza cardiaca ecc.) e al controllo del dolore: avrete farmaci ad orario e farmaci al bisogno. Alla remissione dell’anestesia sarete vestiti con un pigiama ed alzati con l’aiuto dei fisioterapisti e due stampelle. Fin da subito sarete addestrati a muovervi correttamente. Se non avrete nausea potrete bere e cenare.

GIORNO 1

La mattina saranno controllati i parametri del sangue con un prelievo, se è presente un drenaggio chirurgico sarà rimosso. I parametri vitali saranno monitorati. Sarete incoraggiati a muovervi, a camminare a fare gli esercizi adeguati e se possibile a fare le scale. I fisioterapisti si occuperanno di supervisionare gli esercizi che imparerete a fare autonomamente.

DAL GIORNO 2 ALLA DIMISSIONE

Proseguirete il lavoro con i fisioterapisti, sarete addestrati a esercitarvi a letto, a deambulare con autonomia, farete le scale e sarete istruiti ad evitare i movimenti a rischio di lussazione. Tutti i giorni sarete ricontrollati da un medico internista e dall’ortopedico. Ricordate di non alzarvi di scatto, ma di passare invece da distesi a seduti e dopo qualche minute in piedi; allo stesso modo se dovete sedervi non vi gettate sulla sedia ma appoggiate le stampelle, impugnate i braccioli della sedia e sedetevi lentamente. Quando sarete in grado di camminare autonomamente con le stampelle, fare le scale, andare in bagno potrete tornare a casa con un piano di fisioterapia ambulatoriale sul territorio. Prima della dimissione saranno ricontrollati i parametri ematici e la medicazione della ferita. La dimissione quindi non avverrà per tutti lo stesso giorno, dipende dalla condizione di partenza e dalla velocità del recupero; non vi preoccupate tornerete a casa quando sarete sufficientemente autonomi. Alla dimissione avrete la terapia farmacologica da fare a casa, oltre che le indicazioni fisioterapiche e riabilitative. La ferita chirurgica sarà ricontrollata in ambulatorio a circa 20 giorni. Avrete poi due controlli successivi a 40 giorni e a 3-5 mesi.